Rabbia e orgoglio?

Passare il tempo in vacanza quando piove e gli amici dormono non è facile (soprattutto se gli amici dormono fino all'1 del pomeriggio), perciò è facile che l'occhio ti cada su qualcosa che possa aiutarti a far passare il tempo.
Guardando i libri presenti nella mini-biblioteca dei miei ospitanti (è più corretto dire dei parenti di chi mi ospitava), ho addocchiato "La rabbia e l'orgoglio" di Oriana Fallaci; uno potrebbe dire "beh, vuoi che non ci fosse un libro migliore!" …. in effetti c'era, ce n'erano molti, c'era anche un'antologia di Beppe Grillo che avevo letto nello stesso posto l'anno precedente sempre per colpa della pioggia, ma vedere il libro della Fallaci mi ha fatto tornare in mente una mia compagna delle superiori che anni fa sfoggiava con aria di superiorità tale libro come per dirti “io ho letto questo libro, sono persona di cultura, mica come te!”.
Ho deciso anch’io allora di farmi una bella dose di cultura e di farmi spiegare chi sono i mussulmani secondo Oriana; in fondo pensavo che, essendo stata da giovane persona di grande coraggio e personalità, avesse mantenuto un briciolo di intelligenza anche negli ultimi anni di vita.
Che delusione!
Più che delusione, che pena!
In pratica il libro è un’accozzaglia di insulti, ragionamenti carichi di odio e vuoti di senso logico, deliri di quelli tipici di una vecchia in arteriosclerosi (e di quella galoppante): concetti come tutti i musulmani sono terroristi, cattivi e inferiori, invece di parlare berciano, invece di camminare insozzano riempiono il libro e sono ripetuti di continuo, come per fartelo entrare in testa a forza di leggerlo.
In un punto vi è una spassionata dimostrazione di come la civiltà occidentale sia superiore a quella islamica, dove spiega con un lungo elenco di esempi come qualunque cosa fatta da europei o americani sia incommensurabilmente migliore, più bella e più intelligente di una cosa fatta da un arabo; mi ha tanto ricordato una di quelle gare del tipo “io ce l’ho più lungo” o “io piscio più lontano”, solo che poi lei dà del lercio sporco inferiore a chi (sempre secondo lei) perde.
In altri passaggi del libro arriva perfino ad auto-assolversi dall'accusa di razzismo che alcuni gli hanno mosso (per alcuni intendo gente di buon senso), affermando che il suo odio, non essendo diretto verso una razza ma verso gli appartenenti ad un credo religioso, di qualunque colore essi siano, non può essere chiamato "razzismo"… e qui è palese di come il cervello le fosse andato in pappa!
Ma i nazifascisti perseguitavano gli ebrei per il colore della pelle?
Non sono razzisti quindi secondo Oriana??
Il fatto che l’etimologia della parola significhi una cosa è ben differente da cosa la parola intenda nel linguaggio comune.
Anche sapendo in partenza di non condividere il contenuto del libro, pensavo di leggere un'analisi più profonda dei temi trattati, invece di trovare un piccolo ("piccolo" in tutti i sensi) dizionario dell'insulto.

Più che rabbia e orgoglio, mi è sembrato di vedere solo odio e pregiudizio…

 
 
 
ps: mi è stato fatto notare che finora, a causa della mia incapacità nel gestire il blog, non era possibile scrivere commenti; il problema ora dovrebbe (sottolineo dovrebbe) essere stato risolto….
…nel caso contrario lasciate un commento per farmelo sapere   😛
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3 Responses to Rabbia e orgoglio?

  1. Pagolo says:

    Non è un problema di coscienza,ogni razzismo è una questione di demenza è l’idiozia che avanza!!!VI O-DIO cit atarassia grop

  2. bonz says:

    invece di perdere tempo a leggere e commentare questo blog, fammi il cd con video e foto della mia laurea!

  3. Andreaâ„¢ says:

    Bonz sei un pirla!

    (…tanto questo commento non ti arriva…)

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