La “sicurezza” a Imola secondo PD e Sinistra Arcobaleno

Dal programma del candidato sindaco di Imola per il PD Daniele Manca:

Imola non è attraversata da fenomeni macro-criminali. È però innegabile che in questi anni la percezione di insicurezza tra i cittadini sia cresciuta. Si tratta di una questione alla quale non va data una risposta né statistica né superficiale. Dobbiamo tenere presente che la percezione delle persone può modificare i comportamenti delle stesse, creando un circolo vizioso che occorre evitare. Anche al sentirsi insicuri occorre quindi rispondere.
La sicurezza dei cittadini deve allora essere garantita da una pluralità di approcci, di misure progressive, di nuove forme di collaborazione tra i poteri pubblici, statali e locali, che devono coinvolgere tutti i cittadini e devono dare risposte concrete.
Ci proponiamo quindi di proseguire nella realizzazione del sistema di videosorveglianza, completando l’installazione di telecamere fisse nelle aree più sensibile della città. Ci proponiamo di potenziare ulteriormente l’organico della Polizia Municipale con l’obiettivo di aumentarne la presenza sul territorio e di rafforzare il coordinamento e la collaborazione tra gli tutti gli operatori della sicurezza in ambito urbano.”

Vediamo se ho capito bene la cosa: a Imola non esiste un problema di macro-criminalità, e non c’è neanche un aumento degli episodi di delinquenza, ma semplicemente si vuole videosorvegliare la città perché il cittadino ha un senso di insicurezza.
Ma questo senso di insicurezza, se non è provocato dalla criminalità, che non è, per ammissione dello stesso candidato sindaco, un problema in crescita, a che cosa è dovuta?
Non sarà mica colpa delle stesse misure repressive che si stanno attuando? Perché se uno vede poliziotti in giro in gran quantità e telecamere dappertutto potrebbe anche pensare che la zona sia “pericolosa” e sentirsi più insicuro.
O forse potrebbe essere colpa dello squallore dei media, locali e nazionali, il cui unico modo di informare è tamburellando con l’omicidio di questo, la strage di quello, il processo dell’assassinio di quell’altro, creando dal nulla emergenze che non esistono e oscurando le vere notizie che andrebbero date.
Questo delirio securitario arriva a dire che non è più il crimine l’obiettivo primario da contrastare, ma che è necessario combattere la percezione dello stesso, e a dirlo sono gli stessi politici e mezzi di informazione che tale percezione l’hanno aumentata; come un cane che si mangia la coda loro prima creano il problema, e invece di smettere di impaurire la gente continuano ad ingigantirlo in un loop infinito!
E, come dice Manca stesso, non attendetevi una “risposta statistica” (e quindi sensata) a questo argomento, perché essendo la paura un fenomeno irrazionale, anche la risposta deve essere irrazionale: quindi più telecamere per tutti, anche se non ne esiste il motivo!

Il merito di queste idee non va attribuito solo al PD! No, perché tutto il programma, compresa la questione (percezione della) sicurezza è stata firmata anche dalla SINISTRA ARCOBALENO di Imola, che fa parte della stessa coalizione.
Vallo a spiegare ora a Bertinotti che loro sono alternativi al PD…

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4 Responses to La “sicurezza” a Imola secondo PD e Sinistra Arcobaleno

  1. bonz says:

    Urca, non ci credevo più nella risposta, soprattutto nella fase “cruciale” della campagna elettorale! Condivido la prima parte del discorso, anche se non vedo nel PD la mentalità di sinistra che vorrei.
    Comunque lasciatelo dire: condividere il programma MA ANCHE quello che ho scritto io è molto veltroniano! 🙂

  2. Andrea Bondi says:

    Ciao Bonz, come vedi non mi sono dimenticato del tuo commento! 😉

    Io, che questo programma ho contribuito a scriverlo, mi sento di condividere questo passaggio. Alla stessa maniera, però, condivido quanto hai scritto tu. E ti spiego perchè.

    In questi anni ho lavorato all’interno di una televisione che, pur piccola, mi ha permesso di capire meglio alcuni meccanismi che regolano cosa va in onda. E, davvero, sulla percezione di insicurezza e la paura dell’altro i mezzi d’informazione hanno una grande responsabilità. Non c’è più alcun limite a cosa viene scritto o filmato, la decenza e la misura non esiste più. Ogni singolo fatto deve diventare un titolo sensazionale, e questo agita le persone. E’ quando le persone hanno paura che riesci a controllarle meglio (vedi la strategia usata da Bush per la propria riconferma). E quando si ha paura, il voto va a finire su chi è più aggressivo, chi urla più forte, chi fa il muso più dure. Va a finire a destra.

    La sinistra, però, non può farsi fregare su questi argomenti. Perchè le vittime di rapina sono le persone che non si possono permettere 10 guardie intorno, cancelli, allarmi. Le vittime sono le persone che hanno di meno, quelle che dalla sinistra devono essere difese. E se loro hanno paura, bisogna rispondere anche con i mezzi che ha lo stato, come le forze dell’ordine.

    La mentalità di sinistra è diversa perchè non si ferma a questo. Cerca di costruire benessere e non divario, unire ed avvicinare e non allontanare i ricchi ed i poveri. E quindi una buona sanità pubblica, scuola pubblica, edilizia pubblica.

    Solo se si riesce a far sviluppare questi punti insieme la percezione di insicurezza si abbassa e la società continua a crescere nel modo migliore.

    Spero di essere stato abbastanza chiaro e stringato, sono argomenti davvero appassionanti e mi verrebbe da scriverne ancora! 🙂

  3. bONZ says:

    a me era sembrato che tu e Mino non eravate neanche in grado di aprirvi una bottiglia di birra in due quel giorno…

  4. Pagolo says:

    Allora andiamo a tirarle giu ste cazzo di telecamere.Chiamiamo anche Mino e ricomponiamo il trio che ha terrorizzato Bologna e Cofferati! 🙂

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