Il favoloso mondo di Porta a porta

Nell’incantevole mondo di Porta a porta tutti sono seri e diligenti, e le più alte cariche dello Stato (in questo caso Fini e Schifani) vegliano sul popolo italiano.
Nel dorato mondo di Porta a porta il pubblico ascolta rapito le perle di saggezza  snocciolate da chi sta seduto sulla poltrona sotto i riflettori, pronto ad applaudire non appena si illumina la scritta "applausi" sopra le loro teste.
Nel fatato e luminoso mondo di Porta a porta si può parlare di naziskin che pestano a morte e subito dopo di Fiera del libro, ma il collegamento è sicuramente casuale e non voluto, e di sicuro Vespa non aveva pianificato la puntata qualche ora prima come soleva fare con l’ex portavoce di Fini (ma sempre gran puttaniere) Salvo Sottile, per confezionarla come piaceva di più all’amico Gianfranco.

Nella scatola televisiva di Porta a porta bruciare un pezzo di stoffa è molto più grave che ammazzare di botte un ragazzo, e se lo dice il Presidente della Camera, beh cavolo, è sicuramente un’altra perla di saggezza.
I neofascisti, secondo Fini, non hanno motivazioni ideologiche, sono solo un po’ confusi e hanno semplicemente esagerato con le loro bravate, se si limitavano a picchiare qualche extracomunitario o a fare qualche ronda non ci sarebbero stati tutti questi casini.
No dico, e poi la gente si lamenta che Ciarrapico, fascista dichiarato, sieda in Parlamento… io mi preoccupo di più di certi ex-ex-fascisti che del Parlamento ne sono a capo!
 
A Porta a porta esiste il motivato e coerente boicottaggio delle Olimpiadi per protestare contro l’iniqua repressione del popolo tibetano da parte del Governo cinese, ma vi è anche il "deplorevole" e "malvagio" boicottaggio della Fiera del libro di Torino per manifestare contro la "dolce" repressione del "cattivo" popolo palestinese da parte del Governo israeliano.
Sono entrambe repressioni, ma secondo Fini si pronunciano in maniera differente.
 
Contro tutti, ma proprio tutti, i fascismi! 
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