Ode al rondaro

Dedicata al poveta Giuseppe Giacobazzi, da cui ho scopiazzato la prosa, e agli autori di Zero Tolleranza, da cui ho scopiazzato il finale
 
nell’immagine l’unico leghista che apprezzo
 
Oh Rondaro
(sottotitolo: se questo è un paese di gente per bene come urli tu, dimmi che cazzo ci stai a fare qua?)
(da leggersi in tono altamente padano con la voce di Roberto Maroni)


Ogni giorno che passa ti lamenti con un tuo cliente
che ormai la città è piena di clandestini buoni a niente
gli dici che son qui solo per delinquere e lo saluti con un sorriso beato
che tanto non fare lo scontrino per te non è mica reato;
e il degrado sui viali che ti dà tanto fastidio la notte?
a quella povera nigeriana sul marciapiede però ti piace dargli due botte;
“ma perché non se ne stanno a casa loro?” sbraiti tutto concitato
chissà che ne pensa tuo nonno che negli USA da giovane era emigrato
al tg le parole di Bossi e Calderoli hai approvato
ce l’avrai anche duro ma il cervello ce l’hai proprio bruciato
hai votato Lega e ne vai orgoglioso
ma i tuoi figli si vergognan di te che sei un razzista merdoso
pensi di renderti utile scendendo in strada a fare la ronda
sciocco lobotomizzato dalla tv mentre l’Italia affonda
vuoi sconfiggere la criminalità scacciando il senzatetto
il mafioso nella villa accanto alla tua, lui è così elegante in doppiopetto
ci vuole ordine, rigore e sicurezza
il ritorno del fascismo con gente come te è una certezza
pensi di essere furbo a giocare al piccolo agente
e non ti accorgi che sei solo un povero demente
ooohohohooohhh rondaro
l’altra sera hai segnalato un ragazzo nero sospetto che correva per la via
che imbecille, hai consegnato l’irregolare del turno di notte della tua fabbrica alla polizia

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One Response to Ode al rondaro

  1. Peo says:

    semplicemente fantastica!!!

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