Piazza della libertà ora anche a Imola!

Nella foto Michela Vittoria Brambilla con i suoi più fidati collaboratori politici

Ringraziando Peo di avermi informato in un commento precedente del fatto che la bellissima Tv della Libertà, fondata dalla bellissima M. V. Brambilla sarà nella mia bellissima città oggi e domani, perché non aggiungermi anch’io nel fare un po’ di pubblicità a questa bellissima iniziativa, linkando questa, ovviamente bellissima, pagina del sito della Tv della Libertà.
Per chi non ha il coraggio di cliccarci sopra riporto questa bellissima frase:
“Il Gazebo della Tv della libertà è a Imola (fino a martedì 4 settembre) in via Emilia vicino a Piazza della Libertà
Bravissimi, hanno trovato una piazza che porta il loro nome preferito! Però che strano, abito a Imola da più di 20 anni e non ho mai sentito parlare di Piazza della Libertà…. ma come mai??
Forse perché si chiama Piazza Caduti per la libertà! Oops, piccola omissione, hanno tolto "Caduti per la…". Ma in effetti chissenefrega di qualche partigiano (magari pure comunista) morto tanto tempo fa, ora in onore della bellissima M.V. Brambilla tale piazza porterà il nome della sua televisione (pardon, bellissima televisione)!
Anzi, spingiamoci più in là, perché Piazza Matteotti? Molto meglio Piazza Silvio (o San Silvio).
Perché Via Emilia? Vuoi mettere che bello sarebbe chiamarla Via Cicchitto!

Inoltre guardando un po’ la puntata odierna della bellissima Tv delle Libertà per cercare di vedere il collegamento da Imola ho appreso di come i libri scolastici abbiano prezzi di acquisto esorbitanti (e tutti gli ospiti annuiscono), di come la vita di un libro scolastico sia breve (e tutti gli ospiti annuiscono), di come il sistema scolastico americano sia economico (incredibile, tutti gli ospiti annuiscono!! Cazzo negli Usa se non sei un riccone l’Università la vedi col binocolo!).
Il problema è che poi telefona un libraio di Genova  protestando del fatto che la Coop locale faccia sconti del 15% sui libri di testo e di conseguenza i suoi affari vadano male (perché la Coop non abbia il diritto di scontare i libri poi non l’ha spiegato, sembrava fosse reato…); sentendo nominare la malefica cooperativa rossa, nel giro di un minuto (sembra assurdo ma è vero!) diventa ingiusto e sbagliato deprezzare i libri di testo, un “prodotto culturale di elevato valore” che in tal modo verrebbe svilito!
Che logica di ferro (arrugginito)…

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