SOCCIAlismo

Significato del termine socialismo, così come era stato pensato sin dall’ottocento.
Questo sarebbe invece il significato di socialismo secondo alcuni al giorno d’oggi.

Questo completo travisamento di una parola così importante mi fa venire in mente Orwell: "La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza".

Capisco che, così come i parassiti non sappiano vivere senza sfruttare un altro organismo, i politici non possano succhiare soldi allo Stato se non riescono a raccattare qualche voto per poter prendere lo stipendio da deputato/senatore, ma pensavo che anche i parassiti avessero una loro etica. Ma forse ho frainteso io, e Boselli vuole solo applicare la sua nuova dottrina, il socialismo parassitario, nel quale "tutti i parassiti, senza distinzione di classe e orientamento politico, devono raggiungere l’uguaglianza economica e sociale (con una bella poltrona)".  

Piazzo anche il significato della parola soccia, che non tutti sono di ‘Iomla’ o di ‘Bulaggna’:
"SOCMEL/SOCCIA: intercalare dal significato multiplo. Letteralmente significa "succhiamelo", ma è un’esclamazione che non ha alcun riferimento all’atto sessuale e che può essere usata in qualsiasi frangente, per esternare qualsiasi tipo di sentimento. "Socmel che due maroni!" esclamerà il petroniano bloccato nel traffico dei viali alle 5 del pomeriggio."
(definizione copincollata da qui)

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Don Gelmini non tocca più

Don Gelmini ridotto allo stato laicale. Bene, forse è la volta buona che smette di smanazzare, o che almeno non farà più niente aggratis… poi però leggo "dopo avere trascorso un soggiorno a scopo terapeutico nelle sue comunità del sud America" e un po’ mi interrogo su quale possa essere lo scopo terapeutico in Costarica, con tutti quei baldi giovanotti centroamericani.

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Indigestione elettorale alimentare

Paninaro ambulante: "Paniniii, bibbite, senduicc…”
Secondo paninaro ambulante: “Panini, snecc, bibbbbite, noccioline… ehi signore, compri un mio panino, è buono sa.”
“Non lo ascolti mica quello là, il mio panino è molto più buono, lo compri da me, non se ne pentirà!”
“Ma sentitelo, il tuo panino sarebbe più buono? Guardi signore nel mio quanto prosciutto c’è!”
“Anche il mio è pieno di prosciutto, e nel mio ci sono anche le foglie d’insalata!”
“Embeh, il mio ha le foglie di insalata freschissime, e ci stanno dentro pure le fettine di pomodoro.”
“Nel mio panino le fettine di pomodoro abbondano, e in più è pieno di capperi! Guardi, signore, guardi.”
“Pure il mio li ha i capperi. E nel mio c’è perfino la maionese… senta che aroma, signore!”
“Senti, io mettevo la maionese nei panini quando tu non sapevi neanche fare un toast… guardi quanta maionese signore…”
“Allora lasciamo decidere al signore… che panino preferisce signore, il mio o il suo?
Il signore: “A dir la verità entrambi i vostri panini mi sembrano fatti con pane vecchio, con dentro una fetta scarsa di prosciutto andato a male, pomodori marci, e mi sa anche che la maionese è rancida… e comunque li ho già assaggiati tempo fa, e posso dire che fanno proprio cagare, non nel senso metaforico intendo, e mi sono pentito di averli assaggiati. Adesso, cortesemente, levatevi dal cazzo!!”

Finale della storia: ovvio no, i due paninari ambulanti mettono insieme le loro forze e aprono una bella paninoteca in centro.

Morale della storia: certe volte sarebbe meglio digiunare, anche se la tentazione di uno spuntino che non sia qualcosa di marcio è sempre forte.

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Dalla prima lettera di Mastella ai Ceppalonici

"Amici, fratelli, compagni, cognati, cugini di vario grado, zii, nipoti e raccomandati vari senza grado di parentela,
vi scrivo perchè il momento è cruciale.
Sembrava che nessuno ci volesse nè a destra nè a sinistra, e che anche al centro un po’ si vergognassero di accomunarsi a noi (pensate, perfino a gente come Buttiglione e Casini facciamo ribrezzo, dobbiamo proprio essere simpatici come dei gatti attaccati ai maroni), ma finalmente posso rendere noto con gioia che abbiamo raggiunto un accordo elettorale anche noi!
Si tratterà di accordi locali però, perchè ci baseremo su una strategia volta a valorizzare le realtà locali di ogni specifica zona; ecco un abbozzo dei primi accordi raggiunti:
per la sicilia… cosa nostra;
per la campania… la camorra;
per la calabria… la ‘ndrangheta;
per la puglia… la sacra corona unita.
Come vedete, cari elettori dell’Udeur, si tratta di rispettabili e importanti gruppi che lottano e si sbattono non solo a palazzo ma anche sul territorio per gli interessi della comunità; prometto che tutte le cosche saranno adeguatamente rappresentate nelle varie circoscrizioni.
Ma spero di poter stringere a breve anche una solida alleanza con la lista Pro Life di Giuliano Ferrara: anzi sono stupito dalla reazione negativa della CEI nei confronti del partito contro l’aborto promosso da Ferrara.
Cioè uno lecca il culo fino a spellarsi la lingua e questo è il risultato? Non si può lanciare il sasso e poi ritirare la mano (oddio, nel caso di Ferrara è più giusto parlare di masso, anzi di Ayers Rock della politica italiana) come ha fatto la Chiesa in questo caso, bisogna andare fino in fondo!
Concludo salutando affettuosamente tutti voi. Baciamo le mani.
 
In allegato vi faccio dono di una confezione di torroncini (non preoccupatevi per il disturbo, sono stati pagati con i soldi delle vostre tasse)… spero vi piacciano.

Il vostro Cleme "


Brano tratto dal vangelo secondo il Dumac

 

Ps: cosa cazzo avete contro la Casta? Laetitia è una bravissima attrice!

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Piddisti e piduisti

PidDista = sostenitore del PD.
PidUista = sostenitore di Licio Gelli e del suo erede politico Silvio Berlusconi.

Sarà la sola lettera di differenza tra i 2 termini, ma ultimamente la distinzione si fa sempre più impercettibile e sfumata.
Forse perchè, come giustamente i piduisti fanno notare, il programma del PD è uguale a quello del PDL? (Perchè dunque fare 2 simboli diversi mi chiedo? Coalizzatevi no??)
O forse perchè (e Ferrara non è l’unico) in Italia più uno è considerato intelligente più vuol dire che è un imbecille? Almeno una volta su temi come il conflitto d’interessi si vergognavano di essere così servili e mentivano o stavano zitti.

I migliori comunque rimangono sempre i leccaculo del Cavaliere….
….ahahahaahahaahahahaahahahahaahahahaahahahaahahaahahaahahahaahahaahahahaahahahaahahahahaahahahahaahahaha (ma come faranno senza capo??) … che risate!!

Dulcis in fundo come non aderire poi a questa campagna… recenti ricerche scientifiche hanno anche dimostrato che votare PD provoca diarrea e spasmi intestinali!

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Rose bianche per te ho comprato stasera…

Nuovo grande sforzo del DUMAC, comitato "Diamo una mano a Clemente (che poi lui la dà a noi, e ci siamo intesi)" per portare al governo il valoroso Mastella.
Si è infatti appena discusso con i vari vertici dell’Udeur, almeno con quelli ancora rimasti a piede libero (e qui trovi gli ultimi arrivati), della possibilità di alleanze con la Rosa Bianca di Tabacci e Pezzotta.
La riunione ha affrontato dunque il seguente tema: ma Pezzotta faceva più danni come sindacalista un tempo o come politico oggi?
Il nostro Clemente ha concluso la discussione salomonicamente: "Non so dire se Pezzotta sia meglio (cioè peggio) come politico o come sindacalista, ma posso dire di sicuro che è un prete mancato!"

Ecco lo slogan del partito della Rosa Bianca

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Caos calmissimo

In risposta al turpe adattamento cinematografico del libro di Veronesi, la Cei corre ai ripari entrando nel mondo di Cinecittà con un film di prossima produzione.
Il titolo provvisorio, "Caos calmissimo", non contiene nessun riferimento volontario al film con Nanni Moretti e Isabella Ferrari, come ha precisato il futuro regista dell’opera, il Monsignor Bagnasco.
Ecco allora in breve la trama: un giovane padre, rimasto da poco vedovo, passa le giornate su una panchina di un parco ad aspettare che il proprio figlioletto di 10 anni esca dall’oratorio che frequenta come doposcuola; in una di queste giornate incontrerà un altro uomo solo, col quale condividerà momenti dolcissimi, che si tramuteranno in tragica violenza quando sfoceranno in un amplesso contro natura (durante questa scena Bagnasco pensa però di mettere il sottotitolo "Don’t try this at home, or you’ll go to the hell!!").
Il parroco dell’oratorio, insospettito dai sempre più frequenti ritardi del padre del figliolo, decide di indagare e scopre la peccaminosa relazione: affronta allora il protagonista, intimandogli di tornare sulla retta via, ma questi rifiuta e fugge dalla vista del prete.
Ma dopo aver ragionato sugli errori commessi, il padre si accorge di avere sbagliato, e decide di fare ammenda correndo dal parroco e dal proprio figlio per inginocchiarsi e chiedere umilmente scusa: corre dunque all’oratorio, dove sorprende (colpo di scena telefonato) il vecchio prete in atteggiamenti libidinosi col giovane pargolo.
Arriva dunque la straziante conclusione, dove sia il prete che il padre riconoscono i propri errori e le proprie debolezze di esseri umani (anche se il padre non capisce proprio bene bene di cosa dovrebbe scusarsi, ma così vuole la sceneggiatura): di alta drammaticità la battuta finale del film nel quale il parroco giura che non abuserà mai più di minori (almeno non in quella parrocchia, perchè ora urge un trasferimento!).

Voci insistenti dicono che sarà Michael Jackson ad interpretare il parroco, mentre Brad Pitt potrebbe recitare nel ruolo del padre.

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Le pietre della Sharia, istruzioni per l’uso

"E pensare che c’è gente al mondo che si guarda intorno e valuta le pietre. Questa no, troppo grande. Ucciderebbe al primo colpo. Quelle no, troppo piccole, farebbero poco male.
Le pietre giuste per la lapidazione devono essere medie. Come dice il codice penale iraniano basato sulla Sharia, le pietre non devono essere così grandi da uccidere con uno o due colpi e nemmeno così piccole "da non poter essere definite pietre".
Un tempo medio per la lapidazione dura quindi una ventina di minuti. I condannati, dopo essere stati lavati, arrivano sul luogo dell’esecuzione avvolti in un sudario bianco (il colore del lutto nel mondo islamico) e con la testa coperta da un sacco.
Gli uomini vengono allora sepolti fino alla vita,le donne fino al petto, a volte fino al collo.
Non è infrequente che i disgraziati cerchino di saltar fuori dalle buche: inutile dire che vengono immediatamente riacchiappati dalle guardie che assistono all’esecuzione.
Dopo la lettura di un breve brano del Corano, comiciano a piovere le pietre. Quando il giudice presente alla lapidazione ritiene che giustizia sia stata fatta le guardie si avvicinano al condannato, o alla condannata, e infliggono il colpo di grazia. Con una pala o un blocco di cemento.
E i sacchi, da bianchi diventati rossi, vengono portati via.
….."

Elena Doni, da "l’Unità" del 9 febbraio

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Grasse Koalition

Continua l’estenuante sforzo del comitato Dumac (Diamo Una Mano A Clemente) perchè chiunque, anche l’ultimo degli stronzi, abbia la possibilità di diventare presidente del consiglio.
Nonostante in larghe porzioni del territorio nazionale (ovvero Ceppaloni e campagne circostanti) Mastella goda di maggioranze bulgare, i promotori del comitato ed i vertici dell’Udeur si sono presto accorti che ciò non basterà ad ottenere la maggioranza dei voti totali.
Per questo sono alla ricerca di nuove alleanze e hanno proposto, con il geniale slogan "perchè è tutto un magna magna!" la GRASSE koalition, in cui potranno entrare ed ingrassare solo affiliati alla mafia e chi dimostri una certa abilità nella corruzione e nella ricerca del potere.
Ma non credete ai giornali e alle tv, non sarà Berlusconi l’alleato in questione, bensì qualcuno molto più carismatico!

Firmato DUMAC – comitato "Diamo una mano a Clemente (che poi lui la dà a noi, e ci siamo intesi)"

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Bologna 9/2: Rompiamo il silenzio!

Mentre i politici si affannano per prepararsi alle elezioni di aprile, tutti eccitati dall’idea di poter mettere il loro bel faccione sorridente al limite della paresi su ogni cartellone e su ogni parete possibile….
… mentre iniziano già a ripassare le parole chiave, i motti e i ritornelli con cui rimbecillire l’elettorato…
… mentre iniziano a stilare programmi e punti il cui unico obiettivo è suonare bene alle orecchie dell’ascoltatore televisivo, perchè tanto ad attuarli non ci pensano neanche.
Mentre questo succede forse sarebbe ora che qualcuno prendesse un po’ più a cuore i problemi veri che ci circondano.
Forse sarebbe il momento di fare qualcosa per ostacolare le guerre militari, per ridurre i morti sul lavoro, per fermare le politiche di criminalizzazione e di censura di chi la pensa in modo diverso, per impedire la discriminazione delle minoranze!
Che risposta può venire a tali problemi da gente che ha bisticciato per mesi e mesi di legge elettorale, senza poi combinare niente; gente che mira solo ad ampliare il proprio potere e che se ne strafrega dei bisogni della popolazione; gente asservita ad un’oligarchia di industriali e cardinali?
La risposta dobbiamo trovarcela da soli, loro non ci aiuteranno di sicuro!

Il 9 febbraio io sarò a Bologna per il corteo "Rompiamo il silenzio!": non è l’unico modo per dare una risposta a questi problemi, e ci sono sicuramente molte altre alternative per proporsi su questi temi fondamentali; mi sembra però una buona opportunità per esprimersi!
Mi dispiace comunque che tale manifestazione si sovrapponga a quella No Vat di Roma, altro corteo dalle motivazioni sacrosante (aggettivo ideale per una manifestazione di tale tipo!); mi sarebbe tanto piaciuto andarci, ma mi tocca rinunciarci per motivazioni tecniche… da Bologna comunque bestemmierò molto forte, spero che il mio grido possa sentirsi fino a Roma!  😉


 

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