Crande cioia!!

9/9/2006 Monsignor Vecchi: "L’omosessualità è un argomento complesso che sarebbe sbagliato discutere qui. Dico che la violenza e la trasgressione sono cugine".
20/10/2006 Papa Ratzinger: "No a forme deboli e deviate di amore";
21/11/2006 Cardinal Tonini: "L’omosessualità e il matrimonio tra due donne è un dramma grave per una famiglia, è una cosa riprovevole e costituisce un problema";
10/12/2006 Monsignor Maggiolini: "Mettere in regola, di fronte alla legge, le cosiddette ‘coppie di fatto’ gay e lesbiche comprese? E’ il tradimento dell’ordine stabilito da Dio. Altro che progresso: ‘Viviamo in una società marcia con legislatori vecchi bacucchi che vogliono scardinare il disegno della creazione incentrato sulla distinzione maschio-femmina. ‘Lerce certe femministe che non rispettano l’architettura della natura’ e ‘scimmie’ le donne che decantano in tv le nuove frontiere della morale del sesso".
13/12/2006 Cardinale Trujillo: "I Pacs? Niente nuove norme per un capriccio".
14/12/2006 Cardinale Ruini: "La chiesa ribadisce il suo no a forme deboli e deviate di amore".
14/12/2006 Cardinale Tonini: "… immaginare un mondo di bimbi figli della provetta, di adozioni gay e lesbiche, di manipolazioni genetiche, equivale a condannare le nuove generazioni al caos e alla disperazione".
8/1/2007 Papa Ratzinger: "I pacs (…) rappresentano un’offesa contribuendo a dstabilizzare la famiglia"
13/2/2007 Papa Ratzinger: "Non si debbono trasformare in diritti quelli che sono interessi privati o doveri che stridono con la legge naturale".

1/9/2007: Papa Ratzinger, rispondendo alla domanda di una giovane che ha chiesto come fare quando molti giovani vedono una Chiesa che giudica e si oppone ai loro desideri di amore: "E’ difficile parlare a chi crede che Dio sia un padrone e che la Chiesa un’istituzione che limita la libertà e ci impone delle proibizioni"
Questa volta concordo con il tedesco, è mooolto difficile parlare in certi casi… sarebbe meglio stare zitti!

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Rabbia e orgoglio?

Passare il tempo in vacanza quando piove e gli amici dormono non è facile (soprattutto se gli amici dormono fino all'1 del pomeriggio), perciò è facile che l'occhio ti cada su qualcosa che possa aiutarti a far passare il tempo.
Guardando i libri presenti nella mini-biblioteca dei miei ospitanti (è più corretto dire dei parenti di chi mi ospitava), ho addocchiato "La rabbia e l'orgoglio" di Oriana Fallaci; uno potrebbe dire "beh, vuoi che non ci fosse un libro migliore!" …. in effetti c'era, ce n'erano molti, c'era anche un'antologia di Beppe Grillo che avevo letto nello stesso posto l'anno precedente sempre per colpa della pioggia, ma vedere il libro della Fallaci mi ha fatto tornare in mente una mia compagna delle superiori che anni fa sfoggiava con aria di superiorità tale libro come per dirti “io ho letto questo libro, sono persona di cultura, mica come te!”.
Ho deciso anch’io allora di farmi una bella dose di cultura e di farmi spiegare chi sono i mussulmani secondo Oriana; in fondo pensavo che, essendo stata da giovane persona di grande coraggio e personalità, avesse mantenuto un briciolo di intelligenza anche negli ultimi anni di vita.
Che delusione!
Più che delusione, che pena!
In pratica il libro è un’accozzaglia di insulti, ragionamenti carichi di odio e vuoti di senso logico, deliri di quelli tipici di una vecchia in arteriosclerosi (e di quella galoppante): concetti come tutti i musulmani sono terroristi, cattivi e inferiori, invece di parlare berciano, invece di camminare insozzano riempiono il libro e sono ripetuti di continuo, come per fartelo entrare in testa a forza di leggerlo.
In un punto vi è una spassionata dimostrazione di come la civiltà occidentale sia superiore a quella islamica, dove spiega con un lungo elenco di esempi come qualunque cosa fatta da europei o americani sia incommensurabilmente migliore, più bella e più intelligente di una cosa fatta da un arabo; mi ha tanto ricordato una di quelle gare del tipo “io ce l’ho più lungo” o “io piscio più lontano”, solo che poi lei dà del lercio sporco inferiore a chi (sempre secondo lei) perde.
In altri passaggi del libro arriva perfino ad auto-assolversi dall'accusa di razzismo che alcuni gli hanno mosso (per alcuni intendo gente di buon senso), affermando che il suo odio, non essendo diretto verso una razza ma verso gli appartenenti ad un credo religioso, di qualunque colore essi siano, non può essere chiamato "razzismo"… e qui è palese di come il cervello le fosse andato in pappa!
Ma i nazifascisti perseguitavano gli ebrei per il colore della pelle?
Non sono razzisti quindi secondo Oriana??
Il fatto che l’etimologia della parola significhi una cosa è ben differente da cosa la parola intenda nel linguaggio comune.
Anche sapendo in partenza di non condividere il contenuto del libro, pensavo di leggere un'analisi più profonda dei temi trattati, invece di trovare un piccolo ("piccolo" in tutti i sensi) dizionario dell'insulto.

Più che rabbia e orgoglio, mi è sembrato di vedere solo odio e pregiudizio…

 
 
 
ps: mi è stato fatto notare che finora, a causa della mia incapacità nel gestire il blog, non era possibile scrivere commenti; il problema ora dovrebbe (sottolineo dovrebbe) essere stato risolto….
…nel caso contrario lasciate un commento per farmelo sapere   😛
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Piscina & sambuca rendono bonz felice…

…ernia e pioggia no!
Di ritorno dalle vacanze questa è l’unica cosa che mi viene in mente, oltre che a tante bestemmie, che però danno più soddisfazione se vengono dette piuttosto che scritte.
Le uniche fonti di consolazione sono stati i politici e la Nutella; i primi (Berlusconi e Bossi si tutti) fanno ridere, la seconda si scioglie in bocca che è un piacere, ma entrambe in dosi eccessive fanno cagare

  

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Presente e futuro

2 frasi degne di nota nel libro che sto leggendo in questi giorni (invece di essere in vacanza a stare a mollo in acqua… speriamo di riuscire a partire nei prossimi giorni…).

La prima descrive bene il presente: "…quando qualcosa che assomiglia al popolo emerge sulla scena sociale, agli occhi della sinistra istituzionale questa realtà appare sempre come una minacciosa deformazione. I nuovi movimenti sorti negli ultimi decenni (dalle politiche degli omosessuali portate avanti da gruppi come Act-up o Queer Nation, sino alle manifestazioni dei no-global a Seattle e aGenova) risultano in gran parte incomprensibili ai loro occhi, e quindi mostruosamente minacciosi."

L'altra è una speranza per il futuro: "Forse, un giorno, ripensando alla nostra epoca, ci stupiremo del fatto che prima di scoprire il modo di affidare la vita sociale interamente al comune, abbiamo stupidamente lasciato che la proprietà privata monopolizzasse un così gran numero di forme di ricchezza, che ostacolasse l'innovazione e che corrompesse la vita."

Il libro in questione è Moltitudine, di Hardt & Negri: concettualmente non fa una piega, ma un intero libro (o almeno la parte letta finora) di "teoria della pratica" alla lunga stufa (mi fa venire in mente il film Brian di Nazareth quando alla riunione del Fronte popolare di Giudea, dopo aver discusso per minuti di come si debba smettere di parlare di teoria e passare alla pratica, invece di salvare Brian indicono una riunione per decidere come dovrà essere salvato)

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Sciopero intellettuale

Non contento di aver rilanciato la "fantastica" idea dello sciopero fiscale per far cadere il governo, Umberto Bossi è ora pronto a sbalordire con l'idea dello sciopero intellettuale per dare la mazzata finale a Prodi.  Basta infatti pensare a questo semplice concetto: senza la sparata giornaliera di Berlusconi, la battuta scema di Calderoli (da pronunciare mentre ride e con la faccia paonazza da ubriacone) o il ritornello sul governo di unità nazionale di Casini-Cesa (un giorno lo chiede il primo, il giorno dopo il secondo e poi si ricomincia) come farebbe il governo a restare a galla? Gli italiani si dimenticherebbero subito che chi c'era prima era molto peggio e la "sinistra" (ormai nota come centro-centro-sinistra) cadrebbe subito.

Sembra che l'idea dello stare zitti come forma di sciopero sia venuta in mente al Senatur dopo che qualche dirigente di Confartigianato abbia risposto alla proposta dello sciopero fiscale con un sincero "ma se sono più di 10 anni che faccio lo sciopero fiscale…."

Ed ecco il solito polverone politico:

Berlusconi: "ma scherzava, è ovvio, adesso gli finanzio altri 30 mln alla Lega e vedete che sta zitto."

Borghezio: "è ora che qualcuno si aggreghi alla mia decisione di sciopero del cervello, messo in pratica da più di 50 anni per protestare contro i  negri  ghghsag vaffanculo ghrhrh…. (il resto della dichiarazione si fa poi incomprensibile)"

Fini: "il duce non avrebbe approvato, ma io non sono più fascista e accetto l'idea… ehia ehia alalà!!"

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Viaggio in macchina

(Nella foto l'amico Francesco indica il suo QI) 

Piero: sono ormai 2 ore che guido, dove cavolo siamo finiti?
Francesco: tranquillo, ormai manca poco… guarda cosa dicono le indicazioni a quell'incrocio che controllo sulla mappa.
P: c'è un cartello sulla sinistra… via Pacs… che dici, svolto?
F: dico… dico… dico che è meglio proseguire dritto, non è la via giusta…
P: vabbeh, la mappa ce l'hai te, io mi fido… e a questo bivio qui che faccio, a sinistra c'è via del socialismo, volto?
F: no no, prosegui verso il centro cittadino… bisogna voltare dopo…
P: è forse questa allora? via (dall') Afghanistan? volto a sinistra stavolta?
F:
per carità no! e poi guarda quei 2 brutti ceffi ai lati della strada,
quelli sono buoni di buttarti dei chiodi sull'asfalto e bucarti le
ruote, e dopo voglio vedere come proseguiamo il nostro viaggio… tira
dritto va là…
Romano (dal sedile posteriore): siamo arrivati??
F&P: no!
P: mmmhmh… via conflitto d'interssi…che questa sia la volta buona? volto??
F: ma non lo vedi che è chiusa per lavori?! leggi un po' che ce sta scritto sul cartello per favore…
P: c'è scritto "chiusa per installazione nuove linee telefoniche"…
F: e allora prosegui dritto… segui le indicazioni per il centro…
R: siamo arrivati?
F&P: ancora no! stai un po' zitto per piacere!
P: oddio, mi sta finendo la benzina… ce li avete i soldi per il pieno?
F%R:
noi no! facciamo così: carichiamo quel giovanotto laggiù che sta
facendo l'autostop, se vuol salire ci dovrà dare un contributo…
P:
ottima idea! (accosta accanto all'autostoppista) ciao, se hai qualcosa
da darci per la benzina puoi salire…. dove sei diretto?
Marco: ho con me qualche spiccio… io vado in centro…
F&R&P: anche noi! salta su!
P: (ripreso il viaggio) guarda un po' qua… via base di Vicenza… volto a sinistra?
F: no, guarda quanta gente c'è in mezzo alla strada, ci sarà una manifestazione… troppo casino, meglio voltare a destra…
(dopo un'altra mezzora di svolte a destra…)
P: ho paura che ci siamo persi… Romano, scendi e suona a quel citofono per farti dire dov'è sto benedetto centro…
(Romano scende e suona il citofono)
Citofono: Villa di Arcore, desidera?
Romano: caspita, mi sa che abbiamo voltato troppo a destra…

Ringrazio i proprietari dei blog mariobadino e angolo della pazzia per aver già pubblicato questo mio scritto tempo fa, ma ora lo rimetto anche qui perchè in fondo sono cose uscite dalla mia testolina.

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Al Vaticano non basta nemmeno l’8×1000

Nell’articolo precedente avevo parlato di come l’8×1000 finisca quasi interamente nelle mani della Chiesa cattolica; il fatto è che tali introiti non sono abbastanza, e anche i Comuni versano soldi nelle casse delle Diocesi locali.
Infatti ogni Regione, definendo l´entità ed i criteri di applicazione degli oneri di urbanizzazione che i Comuni devono adottare nel proprio territorio, attribuisce una percentuale di tali oneri per finanziare i centri di culto locali.
Intanto spieghiamo cosa sono i proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione: ogni intervento di costruzione e di trasformazione edilizia da parte di cittadini o di gruppi societari, ad esempio la costruzione di una casa, è soggetta al pagamento di una tassa di concessione al Comune in cui tale intervento si svolge.
Tale contributi sono utilizzati dai Comuni per sostenere l´urbanizzazione del territorio. Si distinguono in oneri di urbanizzazione primaria e secondaria:
 –  gli interventi d’urbanizzazione primaria includono opere come strade, fognature, acquedotti ecc…;
 –  le opere d’urbanizzazione secondaria ammettono scuole e asili, chiese, centri civici, parchi, impianti sportivi, parcheggi. Gli edifici di culto cattolico e gli oratori parrocchiali vengono quindi equiparati ad un servizio pubblico per i residenti, e ricevono una percentuale compresa all’incirca tra il 7% e il 10% (non per mille, ma per cento!!!) degli oneri di urbanizzazione secondaria, a seconda dei regolamenti regionali.
L’insieme delle entrate per gli interventi edilizi è particolarmente significativo per i bilanci comunali, infatti rappresenta mediamente quasi un terzo delle risorse necessarie al piano degli investimenti dei comuni. Di tali introiti più della metà è rappresentato dagli oneri di urbanizzazione che gravano sugli interventi edilizi e urbanistici.
Qualche esempio:
Comune di Firenze: per edifici di culto ed altri edifici per servizi religiosi si stabilisce una quota non superiore al 9% degli oneri di urbanizzazione secondaria.
Comune di Imola: le chiese ed altri edifici per servizi religiosi hanno accesso al 7% degli oneri di urbanizzazione secondaria.
Comune di Bologna: gli oneri di urbanizzazione secondaria che dalle casse del Comune arrivano alla Curia sono pari a 679.124,50 euro (anno 2004).
Comune di Verona: stanzia l’8% degli oneri di urbanizzazione secondaria a interventi a chiese e altri edifici religiosi, per un contributo di circa 240.000 euro.

Per quale motivo il culto religioso dovrebbe essere ritenuto un servizio pubblico? Essere in un paese laico significa garantire libertà di culto, non finanziamento al culto stesso!!!
Lo Stato laico non deve promuovere la diffusione di ateismo o di qualsiasi religione, non deve favorire questa o quella concezione del mondo! I soldi dello Stato non devono essere usati per propagandare idee religiose. Stato e Chiesa sono per costituzione indipendenti e sovrani: tale indipendenza deve essere anche economica!

Concludo riassumendo le fonti di finanziamento che la Chiesa cattolica ottiene dallo Stato pseudo-laico italiano:
 – 8×1000
 – stipendio e strutture per gli insegnanti della religione cattolica e cappellani militari, carcerari, ospedalieri
 – percentuale degli oneri di urbanizzazione secondaria
 – finanziamenti alle scuole cattoliche e le università cattoliche
 – spese per il vaticano (ordine pubblico, acqua, …)
 – contributi diretti a manifestazioni religiose
 – esenzione Ici
 – finanziamento degli oratori

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Di come l’otto per mille finisca nel cesso

Pope
 
In Italia un bizzarro meccanismo giuridico assegna l’8×1000 delle entrate provenienti dall’Irpef ad alcune confessioni religiose o allo Stato stesso; vengono infatti calcolate le percentuali delle preferenze espresse dai cittadini con la propria firma sul destinatario desiderato, e successivamente l’intero ammontare della quota prevista viene spartita in parti proporzionali a queste preferenze.

In tal modo anche se NON HAI espresso alcuna preferenza, i tuoi soldi vengono dati ad associazioni religiose.

In tal modo, anche se HAI espresso preferenza per lo Stato, i tuoi soldi finiscono lo stesso ad associazioni religiose.

In tal modo, che tu sia ateo, agnostico, anticlericale o aderente ad un’altra religione, i tuoi soldi finiscono in VATICANO!

Infatti grazie a questo scippo legalizzato la Chiesa cattolica, ricevendo una percentuale di preferenze vicina al 35% del totale dei contribuenti (cioè sia di chi ha espresso una preferenza sia di chi non lo ha fatto), incamera tra l’85% e il 90% di tutto l’8×1000: in pratica quasi 9/10 del tuo contributo entra nelle casse del Vaticano, qualunque preferenza tu abbia scelto o meno.
Non è forse un furto se parte del tuo denaro finisce a qualcuno senza che tu abbia espresso nessun consenso, nessuna preferenza, nessuna firma a favore del destinatario?

E come ripartisce la Chiesa cattolica queste entrate? I dati sono i seguenti:
interventi nazionali 29%; diocesi italiane 26%; sacerdoti 36% (l’8×1000 fornisce il 57% del loro sostentamento); “terzo mondo” 9%.
Ora, pur apprezzando lo sforzo per le opere di carità nei paesi poveri e le musichette strappalacrime degli spot trasmessi sulle tv nazionali, siamo ai limiti della pubblicità ingannevole… a pochi km da dove abito io è stata appena costruita una nuova chiesa, mi fa molto “piacere” sapere di averla finanziata…
Per non parlare di cose molto peggiori: che l’8×100 sia dato o meno ad opere meritorie quanto importa in realtà veramente? Sono sempre finanziamenti alla Chiesa: per esempio le spese processuali di un prete accusato di pedofilia sono pagate dalla Chiesa, di conseguenza la Chiesa avrà meno fondi per pagare gli “stipendi” dei preti, risultato finale una percentuale maggiore dell’8×1000 andrà al sostentamento dei preti data la minore disponibilità di fondi per tale causa…. togliere da una parte per mettere nell’altra rende impossibile distinguere tra soldi spesi “bene” o “male”!
Io non voglio pagare le spese processuali o i risarcimenti alle vittime di un pedofilo!!

Oltretutto il valore dell’8×1000, essendo dipendente dalla pressione fiscale, aumenta con l’aumentare delle tasse e non con l’aumentare dei fedeli, dando quella sana idea di commercializzazione religiosa che mi fa tornare in mente quando nel Medioevo ci si poteva abbreviare la permanenza in Purgatorio con un’offertina al prete.
In pochi anni dalla sua applicazione , grazie all’aumento della pressione fiscale, questo meccanismo ha permesso di fornire alla Chiesa cattolica cifre esorbitanti (dai 210 mln di euro del 1990 ai 981 mln del 2005).
Una chicca normativa prevede inoltre che tutte le confessioni religiose ricevano i finanziamenti relativi alla dichiarazione dei redditi di tre anni prima, ad eccezione della Chiesa cattolica, la quale riceve anche un anticipo relativo all'anno in corso, tanto per ricordare che la laicità dello Stato è sacrosanta e tutti hanno gli stessi diritti.
Tutto ciò è anche un bel modo per favorire l’integrazione di altre religioni; chissà perché un musulmano in Italia può arrivare a pensare di essere discriminato se lo Stato non solo gli impedisce di dare l’8×1000 alla sua religione, anzi lo obbliga a darlo ad altri credi.

Ma lo Stato non ha tanto bisogno di soldi? Non è per mancanza di fondi che non si riescono ad eliminare scaloni/scalini/rampe/parapendii? Perché non li pigliano un po’ da lì questi fondi??
Se uno non crede in Dio perché deve dargli dei soldi?
Già non riesco a sopportare tale associazione che include repressi sessuali-omofobici-bigotti-pedofili, ma finanziarli mi fa pensare solo al detto “oltre al danno, la beffa!”

Il commento più semplice del cristiano medio può essere: “in fondo una parte di questi soldi sono spesi a fin di bene, che c’è di male?”…. la risposta perfetta è di Sam Harris, un giornalista americano: “è indubbio che molte persone facciano del bene nel nome della fede in cui credono, ma esistono ragioni migliori per aiutare i poveri, sfamare gli affamati e difendere i deboli rispetto al credere che un Amico Immaginario voglia che tu lo faccia. La compassione è più profonda della religione. E così è l’estasi mistica. È ora di mettere in chiaro che gli esseri umani possono comportarsi in modo profondamente etico – e persino spirituale – senza dover fingere di sapere cose che non sanno.”
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Santa Klaus

Premesso che ho un feticismo verso programmi come StudioAperto, il Tg4 e se capita pure la nuova Tv delle Libertà (è un po’ come guardare un film splatter… ti disgusta e vorresti distogliere lo sguardo, ma non ci riesci), questa settimana mi sono registrato la puntata di Lucignolo (che per chi non lo sapesse è il settimanale di “cultura” di StudioAperto).
Non mi interessava guardarmi tutta la puntata (ho si tempo da perdere, ma non così tanto!), ma ero venuto a sapere che alla fine del programma Klaus Davi avrebbe lasciato un suo commento da esperto (!!) su quanto mandato in onda, così mi sono visto solo la parte finale. E che risate!!!
Ha iniziato dicendo che era contento perchè la puntata si era dimostrata in grado di informare senza eccedere in “tette&culi” (tralasciando il significato della parola informare, ho poi ho guardato alcune parti del programma con l’avanti veloce… c’era più materiale lì che in un film di Tinto Brass); ha poi proseguito lamentandosi di Violante, reo di non guardare Lucignolo e di conseguenza di perdere un potenziale elettorale di 2 milioni di voti (di voti gggiovani tra l’altro), chiedendosi come farà il politico a parlare a questa platea (io suggerisco di preparare un discorso elettorale fatto di qualche grugnito mentre sventola il calendario di prossima uscita della velina/letterina/fidanzata-di-briatore di turno); ha poi anche fatto commenti su quanto fossero “in” le varie tipe presenti nei servizi, tutte opinioni che solo un esperto di immagine come lui può dare.

Come direbbe Klaus Davi interpretato da De Luigi: “salve, sono Klaus Davi, massmediologo…. dovete sapere che gestisco anche l’immagine dei boschi italiani… è stata mia l’idea dei roghi infatti…. avete visto che notorietà su tutti i tg… da un sondaggio inoltre l’83% degli italiani apprezza questa estate caliente della natura”

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Perchè perchè?

Perchè mai dovrei scrivere un blog anch'io? Non ne ho proprio idea, ma voglio iniziare ringraziando molti degli utenti che scrivono su noblogs, che mi hanno fatto capire che una voce in più non fa mai male (non cito i nomi così non faccio torti a nessuno e tutti si sentono chiamati in causa).
Perchè chiamarlo "conto alla rovescia"? Perchè un po' tutti si aspettano qualcosa dal futuro, e il conto alla rovescia simboleggia l'attesa (passiva o attiva) verso un qualsiasi evento (le vacanze, le 7 di sera, la rivoluzione… fate un po' voi) che ti faccia dire "oggi il mondo fa un po' meno schifo!". Avevo pensato anche a nomi politici, come "casa delle ottusità" o "perito democratico", ma ho preferito evitare riferimenti alle fragili attualità italiane, o a nomi pessimistici come "cacatoio", ma mi faceva perdere la voglia di scriverci.
Di che parlerò? Penso che parlerò di attualità, principalmente politica, alternando cazzate a cose serie (il problema sarà poi riuscire a distinguerle).
Ultima domanda: chi sono? è poco importante; poco più di ventanni, sesso maschile, di Imola penso che basti.
Direi che la presentazione (noiosa ma necessaria) possa concludersi qui… dal prossimo articolo potrò cominciare davvero.

Commento del giorno: se uno che dovrebbe "prendere in cura" i tossicodipendenti comincia a vaneggiare di lobby ebraico radical chic e magistrati anticlericali, forse è meglio che sia lui a farsi curare da qualcuno

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